giovedì 4 giugno 2009

Rumore di cambiamento

Ho udito uno scricchiolio. Così lieve, quasi impercettibile, ma l'ho udito. Berlusconi ha la faccia stanca, sembra preoccupato, credo che anche lui abbia sentito uno scricchiolio. Non è il rumore che prelude al crollo, come quello che qualcuno avrà sentito all'Aquila, in quella notte maledetta. A mio avviso somiglia più allo scricchiolio prodotto da diverse suole in gomma; suole di scarpe calzate da piedi che girano su se stessi e se ne vanno in direzione opposta a quella in cui stavano andando. Ci spero. Spero che queste suole siano di proprietà degli operai, dei precari, degli agricoltori, dei pensionati, degli imprenditori; voglio che da queste elezioni arrivi un messaggio chiaro a tutta questa schifezza di politica. Spero anche in uno scricchiolio, magari un po' più acuto, prodotto dalle donne, dalle casalinche alle più alte in grado nella scala sociale. Un' inversione di marcia portentosa, tutti a girare i tacchi e a dare le spalle a Silvio Berlusconi e a tutti i cialtroni che inquinano l'ambiente, la politica, il cervello della gente, le relazioni diplomatiche con gli altri Stati. Via, in direzione "ostinata e contraria" come diceva il grande de Andrè, voltare le spalle a questo imbarbarimento sociale e culturale del nostro Paese. Non voglio destra e non voglio sinistra (non questa), voglio un Parlamento giusto e pulito, voglio un Paese giusto e pulito perchè è questa la Democrazia. Giriamo i tacchi, riprendiamoci le libertà che altri hanno conquistato per noi. Viva il processo Mills, viva i giornali esteri, viva il Noemigate, viva la notizia che passa e va!

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