Ho chiesto ad un amico che ha dato una fugace lettura al blog, se aveva partecipato al sondaggio. Mi ha risposto "Non ancora, le opzioni sono troppo di sinistra!" Allora ho pensato allo smog come una cosa di sinistra e mi è venuto da ridere. Ma cosa significa, comunque, che una cosa è di destra o di sinistra? Ammetto di avere dei pregiudizi nei confronti dell'ideologia di destra e forse dovrei chiedere scusa ma, volendo spezzare una lancia in mio favore, posso confessare liberamente di non vedere che poche cose, tipicamente di destra perchè da essa propugnate, che non le fanno certo una buona pubblicità:
- l'estremismo cattolico. Non sono forse i paladini della destra odierna a sperticarsi in elogi di un Papa che pensa più a entrare nelle camere da letto delle persone piuttosto che a fare "la persona buona"? Chissà che ne pensa la bimba violentata dal patrigno, e costretta ad abortire (ho letto poi che avrà i bimbi) dalla madre, della scomunica ai medici e a sua madre e non a chi l'ha violentata. Il polverone alzato, poi, ha costretto le alte sfere a criticare l'uso che si era fatto della notizia e non il fatto in sè. Vorrei che la gente si chiedesse, davvero, quanto di santo e bello ci sia nell'ossequiare una persona che discrimina. Perchè spesso, queste azioni, agli occhi di una comune mortale, sembrano sconfinare nella disciminazione.
- la violenza e la prepotenza. Basta ascoltare un dibattito in tv, un comizio leghista, gli stessi testi delle leggi per trovarvi violenza, disprezzo per gli altri e prepotenza. Gentilini, ruggente sindaco di Treviso: "voglio eliminare i bambini dei zingari...". Ignoranza a parte... E' questo modo di pensare che ha portato a dar vita alle Ronde. Sono contraria alle ronde di qualunque tipo perchè in una democrazia la sicurezza deve essere assicurata dallo Stato, dalle forze dell'ordine, depurata dalle porcate che ogni tanto accadono (vedi il caso Aldrovandi, il caso Rasman, il G8 di Genova ecc...). Quanto mancherà perchè ci scappi il morto? Cittadini che aizzano altri cittadini a dare addosso a tutto ciò che è diverso e, dunque, non italiano, non cattolico, non maschio o femmina in coppia santificata dal matrimonio, non servile o sedato dalla tv. La prepotenza in Italia parte dall'alto, da chi tratta il Governo e il Parlamento come propri dipendenti.
- soldi. Questa è solo una mia opinione perchè sono umana e dunque fatta di pregiudizi, ma aperta al cambiamento di idee. Ad ogni modo il capitalismo sembra essere un caposaldo dell'ideologia di destra (non pensiamo ad oggi perchè le ideolgie del dopoguerra sono totalmente dissolte da una parte e dall'altra, mi sa). La cosa per cui tutto dev'essere sacrificato, sono i soldi.
Non sono in grado di elencare una lista eguale per la sinistra di cui ho idea io. Forse le sue colpe stanno nel non capire che anche una ideologia deve evolversi, adattarsi ai tempi. E la gente di sinistra non ha capito questo, se ancora si sente toccata dall' "insulto": "Sei un comunista!" a cui, piccato, risponde in genere: "E tu un fascista!". Cosa gli dà fastidio? E' chiaro che percepisce la parola "comunista" come un insulto, se risponde con un termine a cui lui stesso dà accezione negativa. No? Se si fosse in grado di adattare in qualche modo l'ideologia comunista all'oggi, mantenendo quel nome (è possibile?), con adattamenti pratici e funzionali, vicini alle persone (che oggi credono che gli stia più vicina la Lega Nord), ci si sentirebbe orgogliosi. Forse, questo discorso può essere valido anche per la destra.
Dunque, caro amico mio, ragiona un poco su cosa è davvero tipico della destra e cosa della sinistra (ad oggi è facile, visto che una sinistra è inesistente, dunque siete avvantaggiati!). Il nucleare? Le ronde? Le impronte digitali ai piccoli rom?L'acqua privatizzata? La cementificazione delle coste? La caccia indiscriminata agli animali e le doppiette a 16 anni? E soprattutto ragiona su quante di queste notizie sono alla tua portata, nei giornali e nei telegiornali. Poi ne discuteremo tra amici.
Le cose di destra e quelle di sinistra, oddio ancora. Siamo ancora impantanati qui, finchè non supereremo queste pastoie mentali saremo sempre a rischio. Ormai chi se ne importa di cosa è di destra e cosa di sinistra, bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare tutti assieme, ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti, siano essi di destra o di sinistra. Bisogna saltare questo ostacolo, o saremo sempre un "paesino" di provincia, bloccato anco ra al tempo di "Don Camillo e Peppone". Svegliati Italia!!!!!
RispondiEliminaQuello che manca in Italia è un'opposizione schierata e forte, che non sia unita soltanto contro il centrodestra o meglio il Berlusconismo, ma che proponga delle valide alternative. Altrimenti qualsiasi proposta in cui si prospettino investimenti ed occupazione saranno sempre sostenute senza guardare troppo nei contenuti, (centrali nucleari, TAV, ponte sullo stretto, ecc).
RispondiEliminaQuesto in campo economico e finanziario, per il sociale ritengo giusto che ci sia un monitoraggio per chi entra nel nostro Paese e coloro che non vengano regolarizzati entro un certo periodo di tempo, mediante lavoro o unione legale, sia tenuto a lasciare il paese...la legge Bossi-Fini non era del tutto sbagliata
Caro Carlitos, ecco pubblicato il tuo pensiero. Sperando di innescare una discussione costruttiva ti rispondo con il mio, sull'argomento specifico "immigrati clandestini". Faccio una premessa un po' forte, prendendomi ogni responsabilità: un sardo che vive stabilmente in Sardegna senza visitare i luoghi in cui è forte la presenza di stranieri, non sa esattamente di cosa parliamo. Prima di trasferirmi non avevo idea di cosa fosse l'immigrazione da Paesi extraeuropei. Ora lo so, seppur marginalmente. Non sono una sprovveduta, so che un grosso afflusso di persone porta con sé il fascino della diversità insieme a problemi più concreti, come la criminalità. La Bossi-Fini prevede che la stipula del contratto di lavoro debba avvenire quando lo straniero è ancora nel suo Paese d'origine. Cosa, questa, quasi inapplicabile (e, a mio avviso, studiata apposta a tavolino), infatti molti ricorrono ad escamotage per aggirare la norma. Se la gente si andasse a vedere, poi, quale esito hanno, effettivamente, i rimpatri, si renderebbe conto che è una barzelletta. Insomma, dico solo che le cose vanno fatte bene. Prima di tutto evitare i patti con Gheddafi (ci sono tantissime partenze dalla Libia) che non blocca le partenze di questi disperati prendendosi, comunque, le infrastrutture che gli costruisce l'Italia! E, consentimi, ti parlo anche del fattore umano. Io non vorrei mai trovarmi nei panni di una persona che scappa dal proprio Paese perchè perseguitato, perchè c'è la guerra. Ti capita mai, vedendo uno straniero, di chiederti se gli manca la propria famiglia? La propria casa? Lo sai che una grossa percentuale di immigrati in Italia è un Rifugiato? Ti sei mai chiesto se capitasse a te di dover emigrare, se vorresti incontrare popoli accoglienti o intolleranti? Hai mai sentito di ragazzini che arrivano da Patrasso nascosti sotto i tir, quando non cedono per la fame e la stanchezza e vengono schiacciati? Hai mai sentito delle straniere uccise perchè non volevano prostituirsi? E degli italiani che chiedono soldi agli immigrati clandestini per metterli in regola? Hai mai provato a non capire un accidente della lingua parlata intorno a te? Hai mai provato a sentire che tu sei inferiore perchè diverso dalla massa? Io so che mi si risponderà "Si, ma il lavoro? Rubano il lavoro a noi, delinquono e ce ne sono troppi". Rispondo che lo Stato (sempre lui) deve occuparsene seriamente (cosa che non fa, visto che è impossibile assicurare che il non regolare rimpatriato non ritorni), con politiche di integrazione. La verità, ma questa è un'idea solo mia, è che questo Governo vuole indottrinare alla violenza e alla paura dello straniero. Caro Carlitos, dimmi cosa ne pensi, mi fa piacere. Per il resto, è vero, manca un'opposizione.
RispondiEliminaCiò che dici è vero e sono pienamente d'accordo con te, ma penso che se veramente dobbiamo aiutare questi disperati, facciamolo in modo tale che si possano costruire un futuro in casa propria. La politica dell'aiuto mi va bene fin quando loro non ricadono nella nostra spesa, (quanto ci costa mantenere i centri di accoglienza?, E le forze dell'ordine e tutta la macchina amministrativa impegnata a stare dietro a questi irregolari?) ma nel nostro mondo e specialmente in Italia, è più facile aggirare le leggi e cercare un inappropriato guadagno, proprio perchè manca uno Stato forte, e così anche noi diventiamo vittime del bieco egoismo e arrivismo delle persone. Soltanto che per far ciò c'è bisogno di un impegno più grande e non soltanto come singolo paese, ma dovrebbe intervenire la comunità internazionale, però è altresì vero che se non ci sono interessi economici nessuno muove un dito, e i paesi da cui provengono questi disperati ne sono un classico esempio
RispondiEliminaMa tu lo sai quanto lucrano certe ONG nel terzo mondo? Certo che qui la spesa diventa insostenibile. Ma ti assicuro che di soldi per loro se ne stanziano ben pochi; piuttosto sono le loro porcate a far sperperare il denaro pubblico. Non solo quelle che fanno per i loro affari personali di cui ci parlano a volte i telegiornali ma anche supponendo di far bene alla società: lo sai che se prima gli immigrati clandestini potevano stare tre mesi nei centri di accoglienza ora ci possono stare anche 18 mesi, prima d'essere rimpatriati? Dov'è la tutela del denaro pubblico che sbandiera la destra? Nella Lega, che odia tanto Roma ladrona ma non i soldi che le succhia? In AN, che ha abdicato alla sua libertà d'azione per sottostare a Berlusconi? Caro Carlitos, non sono gli immigrati a farci spendere denaro pubblico ma, anzi, spesso siamo noi che lo prendiamo a loro. Ti faccio l'esempio dell'aumento del costo del rinnovo del permesso di soggiorno da 70 a 200 euro e uno, un po' più vicino a noi a cui ho assistito: dentro un Ufficio Postale, un immigrato indiano che non capiva e non spiccicava una parola, si avvicina all'impiegato. L'impiegato ha l'aria davvero fastidiosa e irritante. L'indiano fa capire che vuole fare una raccomandata. L'impiegato gli dice "Ti faccio fare la raccomandata più rapida che c'è" o qualcosa di simile. Secondo te ha capito l'indiano? L'uomo gli mostra il tagliando della Raccomandata!, ultimo ritrovato delle Poste, velocissima e, per quella lettera che doveva spedire, costosissima: 9 euro! Questo è sfruttamento bello e buono, è mancanza di rispetto e abuso della propria posizione! Poteva fargli spendere 2,80 anzichè 9. E non l'ha fatto perchè quell'indiano non capiva una parola. Anche questa è l'Italia e mi disgusta, non voglio farne parte. Mi dilungherò sull'argomento prossimamente. Grazie dei contributi, alla prossima!
RispondiEliminanon ho mai potuto sopportare la distinzione destra/sinistra, il binomio in questione lo trovo snervante ma soprattutto inutile. non credo nelle ideologie. oggi. non sopporto i partiti. credo solo nelle azioni. quelle fattive, concrete ed efficienti per raggiunger eun obiettivo. qualsiasi esso sia. perché in questo mondo, non dimenticatelo mai, ognuno ha le sue verità e deve perseguirle. chi fa questo è degno di rispetto. ci sono poi, ovviamente, dei casi che vanno oltre (non sto difendendo l'Olocausto di certo facendo questo discorso) dico solo che il mio pensiero è relativo a tutti i casi in cui non vengano messi in dubbio i diritti fondamentali della persona. e le azioni contro tali diritti mi risultano messe in atto da sinistra, destra, centro e dagli estremismi del cavolo.
RispondiEliminaBene, qualcosa si muove... Molto probabilmente Giovanni ha ragione da vendere in alcuni punti. In fondo è quello che dice Beppe Grillo da una vita: i partiti politici sono morti, sono roba vecchia e superata. E forse proprio per questo c'è un'abdicazione ai compiti che i partiti devo no svolgere. Eppure mi sento di dover affermare che intorno a me vedo verità da perseguire legate unicamente al proprio tornaconto economico, al di là degli schieramenti e dei singoli partiti. I "casi che vanno oltre", mi sembrano la regola in questo Paese e che, dunque, i diritti fondamentali della persona vengono messi in discussione in continuazione: nelle posizioni del Governo sul fine vita, sulle unioni di fatto, nelle sporche leggi contro gli immigrati (infatti io non credo assolutamente che vogliano proteggere "noi" da "loro", quanto piuttosto distinguerci), nelle continue ingerenze vaticane (non sono solo posizioni, le sue, ma veri e propri ordini), nella morte del giornalismo d'inchiesta e non (si, anche questo perchè è lesivo del mio diritto d'essere informata), nelle imposizioni sul corpo e la maternità delle donne. Tutto questo da una parte e dall'altra. Dunque dico che, perlomeno, chi governi un Paese debba stare attento a che i propri interessi non siano sempre e "casualmente" i primi a giovare di una legge nazionale. Caro Giovanni e cari tutti, cosa ne pensate? E cosa pensate del silenzio della gente?Continuiamo la discussione...
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