Per avere informato l'Italia di ciò che accadeva nella sua terra, Roberto Saviano vive sotto scorta dall'ottobre del 2006. Dal suo paese, quello che ha cercato di proteggere, gli danno "Saviano merda", com'è scritto su una panchina che abbiamo visto più e più volte in tv. Per stare vicino a tutti coloro che convivono, giorno dopo giorno, con questa piaga che, come afferma Saviano, è un problema di tutta l'Europa, la voce deve circolare, la forza di dire "No" deve circolare. Questa gente non è ascoltata, non sono ascoltati i loro problemi perchè visti come un problema locale. Non è così, le mafie fanno affari in tutta l'Italia e fuori, in Europa. Stiamo loro vicini come possiamo.
- La prima pagina del sito di "Che tempo che fa" su Roberto Saviano: http://www.raidue.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,303%5E1084701,00.html
- Il sito ufficiale di Roberto Saviano: http://www.robertosaviano.it/
Il sito dei giovani calabresi uniti contro tutte le mafie: http://www.ammazzatecitutti.org/
Ho seguito parte dell'intervista fatta a Saviano, sull'omertà e sull'ingiustizia che regna nel paese, ma ancor più preoccupante è come la mafia, o camorra, o andrangheta, come la si voglia chiamare sia così radicata nel territorio, protetta da molte persone, senza che lo Stato riesca a proteggere i cittadini che non ne fanno parte. Saviano ha avuto il coraggio di aprire un conto con la criminalità organizzata, nel suo sguardo si legge la paura di morire, ma continua ad andare avanti, a denunciare a raccontare, affinchè tutti prendano coscienza di quanto sta succedendo nel nostro paese. Soltanto continuando la protesta si potrà vincere l'omertà e il silenzio e non far sì che le sue parole cadano nel vuoto. Un messaggio molto simile ci ha lasciato Giovanni Falcone e chi come lui ha lottato per rendere un po' più giusto questo paese.
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