Adesso il Regime porta le falsità e le menzogne a domicilio. Dobbiamo stare tranquilli, se non abbiamo soldi per comperare il giornale, Vittorio Feltri ci pensa lui e te lo infila nella buca delle lettere con un'opera di volantinaggio a tappeto sulla città. Questa mattina, 21 aprile, ho trovato infatti, la mia bella copia su carta salmone (solo un po' striminzita) con il faccione di Vauro pensieroso sulla prima pagina e il titolone "Santoro perde un pezzo"! E' un'editoriale, credo, firmato dal direttore Vittorio Feltri. E se ne dicono, gente! Premetto che la copia è datata 16 aprile!!! Beh, mi dico, è gratis, la vuoi pure di giornata?! Insomma, si dicono tante di quelle chicche da giornalismo nudo e crudo da leccarsi i baffi: "In passato qualcuno, avendo in tivù calpestato i piedi ai potenti, fu fatto fuori, ma questi per fortuna non sono più tempi in cui i contenziosi possano sfociare in provvedimenti autoritari." Memoria corta questo grande del giornalismo: mi pare di ricordare che l'epurazione di Biagi, Luttazzi, Santoro, Guzzanti, Tagliafico ecc.. ecc.. non sia così distante da questi tempi permissivi. E poi sembra quasi che Feltri trovi normale che in tv non si possano pestare i piedi ai potenti. Ma continuiamo a leggere: "I giornalisti del servizio pubblico hanno l'obbligo di rispettare gli abbonati, la loro sensibilità e le loro idee, non dimenticando mai che sono al servizio di quanti pagano il canone e non i padroni dello studio, delle telecamere e delle coscienze alle quali si rivolgono." Difatti, la mia sensibilità è stata rispettata più dal teatrino giornalistico del TG1, che immolava le vittime e la tragedia d'Abruzzo alla comunicazione dettagliata del proprio share nelle varie edizioni, piuttosto che Santoro e Vauro mentre facevano "strame della Protezione civile", come dice Feltri. Inoltre, il direttore afferma che "i compagni di merende", come definisce Santoro e Vauro nella volgare didascalia di una foto che li ritrae, sembrano essere responsabili del livello al quale è precipitata la tivù, scordandosi anche qui, di citare vere e proprie porcate come alcuni programmi di approfondimento, contenitori di bassezze e di retorica come mai si era visto prima, i reality show che evidentemente Vittorio Feltri apprezza e di cui anche la rai trabocca e delle innumerevoli spazzature (come Sanremo ad esempio) che ci vengono spacciate come programmi storici. Feltri dovrebbe lavarsi la bocca col sapone oppure gettare la penna e prendere il lucido da scarpe e poi cominciare a lustrare scarpe a qualcuno, magari utilizzando le pagine di Libero.
martedì 21 aprile 2009
Libero...che ti piaccia o no!
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