La Lega sarà contenta. Tutte le leghe saranno contente. A Napoli, giustizia è stata fatta, una donna clandestina della Costa d'Avorio, Kante, si è recata all'ospedale Fatebenefratelli per partorire e, dopo il parto, si è trovata davanti le forze dell'ordine. Qualcuno, aveva denunciato la clandestina; come desiderano i Padroni di questo Paese. Naturalmente il leghista Maroni difende la legge da infami che hanno creato: leggo da la repubblica di oggi, "Mi sembra abbastanza singolare attribuire l'accaduto a un provvedimento che è ancora in itinere. Non mi risulta peraltro che sia stato un medico a fare la segnalazione". Certamente, noi tutti sappiamo che la colpa non è della legge in itinere, ma lo è senza dubbio, del clima razzista e intollerante, del "dagli allo straniero" che questa gente sbandiera a destra e a sinistra, del tarlo che hanno conficcato nella testa della gente. E' qui che la legge funziona. Cosa accade quando si insinua un tarlo? Chi mai, se irregolare, andrà a farsi curare con l'ipotesi, anche solo il timido sospetto, di poter essere denunciato? Lo scopo della Lega è proprio questo, cari tutti, non farla troppo sporca, lasciare la denuncia al volere di una popolazione totalmente soggiogata dalle tv e dai sorrisi smaglianti di Berlusconi. Loro non obbligano nessuno, loro lasciano libertà d'agire, è la nuova Democrazia, la Democrazia fascista di oggi.
Ma il caso di Kante, tra l'altro, è diverso. Lei sta in Italia da due anni, è venuta via dal suo Paese perchè le milizie governative le hanno ammazzato il marito. Ha chiesto lo status di rifugiata in Italia, che non le è stato ancora concesso.
Nessuna clandestina, dunque, solo una donna che ha bisogno d'aiuto. A cui dovrebbero essere risarciti i danni per essere stata discriminata e per non aver potuto allattare il suo piccolo per alcuni giorni, più, ovviamente, le mille e mille scuse per l'indegnità morale della legge in cui è incappata.
Mi domando se Maroni e compagnia bella sanno dei casi di tubercolosi e colera che girano allegramente sui nostri autobus. Sicuramente no, visto che loro l'autobus non lo prendono. Ma se scoppiasse un epidemia, la colpa sarebbe nuovamente dei clandestini? O della loro legge infame che obbliga i non regolari a non curarsi? Con chi dovremo prendercela?
(l'immagine è tratta dall'indirizzo http://www.etruriaconsumatori.it/it15/index.php?option=com_content&view=article&id=64&Itemid=74 )
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