I terremoti sono imprevedibili, si sa. Se poi ci aggiungi che qualcuno aveva ventilato l'idea di una scossa simile, dopo mesi di piccoli terremoti, e che è stato quasi linciato...
Ma voglio parlare d'altro. Nelle tv e sui giornali, quando le catastrofi occupano talmente tanto spazio ci si dimentica di cose infinitamente più piccole, minuscole ma che hanno l'effetto dello stillicidio d'acqua sulla roccia. Nella fattispecie, la cafonaggine del nostro Primo Ministro che, non contento della figuraccia con Sua Maestà la Regina Elisabetta durante il G20, si fa riconoscere anche in un'altra occasione: durante il Vertice Nato a Strasburgo, arriva e rimane al telefono, facendo cenno alla cancelliera tedesta Merkel di aspettare. Che facciano pure lei gli altri la noiosa cerimonia di passaggio sopra il ponte sul fiume Reno che collega, simbolicamente e fisicamente, la Germania alla Francia. Non si sapeva ancora di cosa stesse parlando al telefono e con chi ma, prima che ci confermassero che stesse parlando al telefono con Erdogan, sembrava proprio che dicesse: "con la Ventura bisogna mantenere i rapporti!" (http://www.youtube.com/watch?v=bKeDwQOZrn0). Insomma, per lui nessuna prima foto di gruppo, nessun passaggio sul ponte insieme agli altri Capi di Stato, nessun minuto di raccoglimento per le vittime della Nato.
Come dice Travaglio, su l'Unità di oggi: "E' una fortuna che gli edifici crollati non fossero stati ancora ingranditi del 20 -30 per cento, secondo i dettami del Cavaliere e dei suoi corifei, altrimenti il bilancio dei morti sarebbe più cospicuo". E c'è chi suggerisce di deviare i soldi del Ponte sullo Stretto per i poveretti dell'Aquila e dintorni. Sarà pronta una nuova villania?
Insieme alla tragedia immane degli abruzzesi, che non voglio assolutamente sminuire, il terremoto ha fatto anche questo. Mentre il Berlusconi preoccupato si fionda dai terremotati (vedremo se l'entità della sua apparente preoccupazione rispecchierà gli aiuti da inviare), le figuracce dell'Italia sono accantonate.
Vi abbraccio tutti, siate solidali.
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